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L’antifurto a quattro frequenze Daitem

Blog SEI Sicurezza - Antifurto a 4 frequenze Daitem

Impianti antintrusione e sicurezza

Quando si parla di sicurezza, sia in ambito privato, per la propria abitazione, sia in ambito commerciale o industriale, si pensa subito a quello che tutti noi chiamiamo semplicemente “antifurto”, ma che, con un termine più appropriato, dovremmo chiamare impianto di antintrusione.

Un impianto di antintrusione ha la funzione di segnalare, spesso in diversi modi contemporaneamente, il tentativo di una persona non autorizzata di entrare in un ambiente o in una zona esterna sorvegliata. Si tratta, quindi, di una parte di una strategia più ampia per la sicurezza dei nostri beni che comprende anche altri apparati, come un impianto di videosorveglianza, per poter identificare chi tenta di introdursi o commette un atto vandalico, o un sistema di controllo degli accessi in grado di memorizzare l’identità di tutte le persone che hanno aperto il varco, nei diversi orari.

SEI Sistemi di Sicurezza rappresenta in tutto il Triveneto un punto di riferimento per un approccio globale al problema sicurezza, grazie alla sua grande esperienza nel settore e al costante aggiornamento dei propri addetti. Operando a partire dalle nostre sedi di Padova e Bolzano, i nostri 20 tecnici sono in grado di studiare la strategia di sicurezza più adatta a soddisfare ogni esigenza, sia che si tratti di un alloggio, una casa indipendente, un capannone, un negozio o qualunque altro tipo di area da proteggere.

In questo articolo parleremo, nello specifico, di un prodotto molto interessante e innovativo dell’azienda Daitem, uno dei leader nazionali nel settore dei sistemi antintrusione: l’antifurto a quattro frequenze. Come vedremo, si tratta di un tipo di impianto che unisce semplicità e bassi costi di installazione con un alto grado di affidabilità e sta diventando una soluzione sempre più apprezzata dai nostri clienti.

I componenti di un sistema antintrusione

Un impianto antintrusione è un sistema composto da diverse parti in comunicazione tra loro: una serie di sensori di diverso tipo, una centralina di controllo e dei dispositivi di comunicazione e allarme.

I sensori sono gli occhi e le orecchie del sistema di antifurto, in quanto sono loro a percepire gli eventuali tentativi di intrusione e segnalarli alla centralina di controllo. Il principio fisico di funzionamento dei sensori può essere diverso, ma indubbiamente quelli più utilizzati sono i rilevatori di apertura e i rilevatori volumetrici ad infrarosso.

I primi sono formati da due parti, montate rispettivamente sulla parte fissa e su quella mobile di una porta o di una finestra, che mandano un segnale di allarme quando vengono allontanate tra loro e, di conseguenza, il varco è stato aperto.

I rilevatori ad infrarosso volumetrici, invece, sono in grado di segnalare la presenza di un corpo in movimento all’interno del volume che stanno monitorando e lanciano così un segnale di allarme quando qualcuno è penetrato in un ambiente.

L’attivazione dei sensori e la ricezione dei loro segnali sono affidate alla centralina di controllo che, essendo programmabile dall’utente, può essere settata, ad esempio, per attivare il sistema in determinati orari, indipendentemente dalla presenza di un comando diretto.

Quando la centralina di controllo riceve il segnale di una tentata o avvenuta intrusione, si attiva ordinando ai sistemi di comunicazione esterna di entrare in funzione. Tali sistemi possono essere la classica sirena, con la funzione di attrarre l’attenzione e di spingere gli intrusi ad una fuga precipitosa, un collegamento con le forze dell’ordine o anche un particolare dispositivo di dissuasione come l’antifurto nebbiogeno.

Perché un sistema di antintrusione operi correttamente, dunque, è necessario non solo che funzionino le singole parti, ma anche che esse possano comunicare tra loro in modo sicuro e proprio su questo secondo aspetto si basa la particolarità dell’antifurto Daitem a quattro frequenze.

Cavi o radiofrequenze?

Il trasferimento delle informazioni tra le diverse parti di un sistema antintrusione è, come abbiamo visto, un elemento cruciale per il funzionamento di un buon antifurto e quindi una delle caratteristiche più importanti per un impianto è quella di garantire la sicurezza del collegamento tra i componenti.

Per collegare la centralina di controllo con i sensori, da un lato, e con i sistemi di allarme e comunicazione, dall’altro, si possono utilizzare dei comuni cavi elettrici. Si tratta di un sistema molto utilizzato che garantisce una sicurezza pressoché totale, soprattutto se si proteggono i cavi all’interno di canaline o nella muratura stessa.

Il principale limite del sistema di collegamento con cavi in un impianto antintrusione è rappresentato dal costo e dalla complicazione dovuti, soprattutto in certi casi, ai lavori di posa dei cavi stessi. Spesso, infatti, il collegamento cablato implica opere murarie anche importanti e le distanze da coprire, soprattutto quando si vuole proteggere un capannone industriale, possono essere tali da fare lievitare letteralmente i costi di installazione.

Il sistema a quattro frequenze Daitem

Per ovviare agli alti costi di installazione dei sistemi cablati sono stati sviluppati, negli anni, i sistemi di allarme antintrusione in radiofrequenza, in cui la trasmissione dell’informazione da un dispositivo all’altro avviene con un segnale radio simile a quello del comune telecomando del televisore.

Senza dubbio, questi sistemi hanno costi di installazione decisamente inferiori rispetto a quelli tradizionali cablati, anche se il costo del prodotto è maggiore rispetto a sistemi filari. Gli impianti antifurto in radiofrequenze hanno avuto una certa diffusione, ma presentano notevoli rischi per la loro affidabilità e perciò SEI Sistemi di Sicurezza ha scelto di non installarli.

È infatti possibile, procurandosi un’apparecchiatura di costo decisamente modesto, impedire la trasmissione del segnale in frequenza tra i dispositivi rendendo, di fatto, inservibile il sistema di allarme.

Daitem, però, ha studiato un sistema di antifurto basato sulle radiofrequenze che rende sicuro anche questo metodo di trasmissione dei segnali tra i dispositivi dell’impianto. Si tratta del sistema chiamato a quattro frequenze perché si basa, in parole semplici, sulla gestione della comunicazione interna al sistema antintrusione mediante segnali mandati con onde radio di quattro frequenze differenti, invece dell’unica frequenza utilizzata dagli altri sistemi senza fili.

Con questa innovazione, il sistema antintrusione wireless a 4 frequenze unisce la comodità di poter essere installato senza opere murarie per la posa dei cavi alla sicurezza di una trasmissione dei dati tra i dispositivi che non è possibile schermare o disturbare in alcun modo.

Per questo motivo, SEI Sistemi di Sicurezza commercializza e installa i prodotti di Daitem a quattro frequenze e fornisce comunque un servizio di consulenza e di progettazione per venire incontro a tutte le vostre esigenze di protezione e sicurezza.

Francesca Quaggia
Francesca Quaggia
Amministratrice, responsabile marketing e comunicazione, formazione e sicurezza sul lavoro, responsabile infrastruttura aziendale, coordinatrice strategia d’azienda, ricerca nuovi clienti.

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