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I fumi killer. Come proteggersi in casa propria

Blog SEI Sicurezza - Fumi killer. Come proteggersi in casa

Perché gli incidenti domestici più gravi e pericolosi sono legati all'intossicazione da monossido di carbonio e da fumi con conseguente incendio o esplosione dell’abitazione? Che cosa porta le persone a rischiare la vita nell'ambiente dove dovrebbero essere al sicuro?

Secondo un recente studio condotto dall'INAIL (2016) il rischio incide quando:

  • c'è una scarsa informazione del cittadino;
  • ci sono carenze strutturali a livello abitativo;
  • si passa molto tempo in casa;
  • c'è una scarsa assistenza, intesa come manutenzione degli impianti.
Basta pensare che il 60% degli incendi in locali chiusi avvengono all'interno di appartamenti.
Su alcune variabili è davvero impossibile agire, ma con l’informazione e l’assistenza SEI Sistemi di Sicurezza può aiutarti.

L'intossicazione da monossido e da fumo. Come proteggersi in casa propria.


Gli incidenti dovuti all'intossicazione da monossido di carbonio e dai fumi generati da un principio di incendio si verificano a causa dell’uso di gas combustibile distribuito attraverso reti o bombole oppure sono provocati dal malfunzionamento di camini e condotti fumari. Spesso l’innesco è casuale.

In questo articolo ci concentriamo sulla prevenzione e sulla protezione da due tipologie di fumo in particolare: il fumo da principio di incendio domestico e il monossido di carbonio.

I rilevatori di fumo: ottimi alleati per l'intervento immediato in caso di principio di incendio.

La facilità con cui avvengono incidenti mortali dovuti ad esplosioni notturne delle abitazioni è sostenuta da numerosi fatti di cronaca, anche molto recenti. La notte è solitamente il momento in cui non si è vigili e non si percepisce alcun odore. Il fumo si propaga in tutta l’abitazione senza essere percepito.

La maggior parte delle vittime in campo domestico non muore a causa degli incendi, ma dall'asfissia dovuta ai fumi e ai gas di combustione tossici che viene sprigionata durante i primi minuti dell’incendio.

Ecco perché è fondamentale accorgersi tempestivamente della presenza di questi fumi, in genere si hanno circa 4 minuti per evacuare dall'inizio di un incendio.

I rilevatori di fumo (smoke alarm) sono l’unico sistema e l’unico vantaggio a disposizione delle famiglie per potersi accorgere in maniera tempestiva delle presenza di fumo e per poter evacuare immediatamente l’abitazione.

I rivelatori autonomi di fumo non sono tutti uguali, proprio perché gli si affida un compito tanto importante dobbiamo sentirci tranquilli circa il loro funzionamento e la loro durata. Ecco perché SEI Sicurezza vende solo rivelatori con caratteristiche tecniche particolari, che ovviamente costano qualcosina di più rispetto a quelli che si trovano online, ma che ti garantiscono notti tranquille perché sono rispondenti alle UNI EN 14604, norma tecnica che ne regolamenta la costruzione.

Le caratteristiche obbligatorie, a nostro avviso, che un rilevatore di fumo per la casa deve avere sono:

  • segnalazione combinata ottica e acustica;
  • riduzione al minimo, se non eliminazione completa, dei falsi allarmi;
  • installazione e manutenzione facili e veloci;
  • garanzia dai 5 ai 10 anni della casa costruttrice;
  • protezione contro le sporcizie;
  • batterie di lunga durata (7-10 anni).



È proprio l’installazione semplice - basta fissarli al soffitto - che rende questo prodotto alla portata di tutti, e la comunicazione con segnalazione ottica nel caso di guasti o anomalie, rende altrettanto immediata la manutenzione di questo apparecchio indispensabile per la prevenzione e la protezione contro gli incidenti da incendi domestici.




Se vuoi maggiori informazioni sui rivelatori autonomo di fumo ad uso domestico che SEI Sistemi di Sicurezza vende

scarica la brochure di uno dei prodotti più venduti.

Dormi sonni tranquilli.


I rilevatori di monossido di carbonio: ottimi alleati per l'intervento immediato in caso di combustioni.

Il monossido di carbonio è anche chiamato “l’assassino invisibile”: la sua mortalità risiede proprio nel fatto che è inodore e incolore e si produce a seguito di una combustione, per esempio quando si brucia legna, carbone, gas metano, benzina, gasolio.

Attenzione quindi per tutte quelle abitazioni che possiedono scaldabagni a fiamma libera, caldaie a gas, canne fumarie.

Ma come si possono ridurre i rischi generati da questo killer invisibile?

  • programmando la manutenzione annuale da parte di operatori qualificati di tutti gli impianti a combustione (ad esempio: scaldabagni a fiamma libera, caldaie a gas, canne fumarie);
  • acquistando e installando un rivelatore di monossido di carbonio.

Gli incidenti possono succedere e alle volte la tecnologia può venirci in aiuto. Ecco che per segnalare la presenza di un gas così letale e invisibile l’unico mezzo è il rivelatore autonomo di CO.

I migliori rilevatori di CO utilizzano una cella elettrochimica per rilevare l’aumento di monossido di carbonio. La cella funziona ossidando il monossido di carbonio su un elettrodo di platino mentre la seconda parte della reazione avviene su un secondo elettrodo. Tramite un segnale interno proporzionale alla quantità di monossido ossidato considerato in un determinato arco di tempo (come richiesto dalla normativa EN50291) il rilevatore è in grado di captare la quantità di CO presente nell'ambiente.
La tecnologia utilizzata da questi rilevatori non è eterna, proprio perché la cella interna per funzionare si deve deteriorare per ossidazione la loro durata è molto variabile. È consigliato eseguire un test di funzionamento ogni anno, mentre dopo 4/5 anni, suggeriamo di testarli con una prova di emissione con CO e valutare l’eventuale sostituzione. Consigliamo, inoltre, rilevatori a corrente e non a batteria, dato l’assorbimento che renderebbe necessaria una eccessiva manutenzione, ed una installazione ad altezza bimbo (1,50mt) in quanto il monossido di carbonio è un po’ più pesante dell’aria e tende a stare più in basso (assolutamente non consigliata l’installazione a soffitto).

Le caratteristiche obbligatorie, a nostro avviso, che un rilevatore di monossido di carbonio per la casa deve avere sono:
  • segnalazione combinata ottica e acustica;
  • segnalazione di guasto;
  • rispetto delle normative vigenti;
  • garanzia della casa produttrice;
  • funzionamento con alimentazione 220V;
  • funzionamento CO-DETECT.



Se vuoi maggiori informazioni sui rivelatore autonomo di monossido di carbonio ad uso domestico che SEI Sistemi di Sicurezza vende

scarica la brochure di uno dei prodotti più venduti.


Francesca Quaggia
Francesca Quaggia
Amministratrice, responsabile marketing e comunicazione, formazione e sicurezza sul lavoro, responsabile infrastruttura aziendale, coordinatrice strategia d’azienda, ricerca nuovi clienti.

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