Le installazioni degli impianti di allarme, di sistemi di rilevazione e spegnimento incendio o di sistemi di videosorveglianza sono soggette a delle normative specifiche che ne regolano la progettazione e l’utilizzo di determinati prodotti.
Ogni utente ha il diritto di farsi rilasciare una dichiarazione di conformità dall’installatore, per esempio nell’installazione di un impianto antintrusione. Conviene richiedere il suo rilascio ad impianto ultimato già al momento del preventivo.
Un installatore serio rilascerà sicuramente la dichiarazione. Commissionare una installazione non a norma vuol dire trasferire la responsabilità dall’installatore all’utente.
Se invece, comincia a tergiversare o a dire che non è importante
L’installazione di un impianto di sicurezza a norma prevede l’uso di materiali costruiti con livelli di immunità ai disturbi di livello elevato e con filosofia di funzionamento studiata da commissioni di esperti del settore in ambito di normazione CEI. Il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) è l’ente che stabilisce le norme; i lavori possono dirsi eseguiti “a regola d’arte” solo quando la norma CEI specifica (Ex Legge 46/90 – nuovo D.M. 37/08) viene rispettata.
Un’installazione a norma prevede la responsabilità della corretta esecuzione dei lavori da parte di chi la effettua, che si concretizza con la dichiarazione di conformità. Se invece l’utente accetta l’esecuzione non a norma condivide con l’installatore la responsabilità: ecco perché bisogna diffidare di chi dice che la dichiarazione non è importante.
La violazione di tali punti oltre a compromettere la funzionalità dell’impianto e a provocare possibili sanzioni può precludere risarcimenti assicurativi e collegamento alle Forze dell’Ordine. I vantaggi invece sono notevoli: sicurezza e protezione di qualità e certificata, recupero totale del costo come bene strumentale, recupero dell’IVA (leggi l’approfondimento sul Bonus Fiscale), risparmio sui costi assicurativi, esistenza di fondi da Regioni, Provincie e Comuni per la dotazione di sistemi di sicurezza con collegamento Video alle Forze dell’Ordine.
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2 Comments
è obbligatorio a norma di legge la manutenzione annuale sugli impianti antintrusione?
Grazie
Buongiorno, attualmente non esiste una vera e propria legge che obbliga l’utente ad eseguire manutenzioni programmate nel sistema d’allarme, ma esiste la norma sulla regola dell’arte CEI 79/3 – CEI 79/2 specifica anche per le manutenzioni. Esiste poi l’obbligatorietà dettata da alcune polizze assicurative che richiedono la manutenzione programmata da parte di personale qualificato. Ogni impianto installato prevede una dichiarazione di conformità in base al DM 37/08 e vale per qualsiasi tipologia di impianto elettrico, d’allarme, videosorveglianza ecc. Per esempio, un impianto d’allarme potrebbe creare danno verso terzi anche per una sirena che suona per molto tempo senza motivo; in questo caso il proprietario del sistema potrebbe essere chiamato in giudizio per aver causato indirettamente danni fisiologici (udito) o morali, di seguito egli stesso deve dimostrare di aver provveduto a mantenere efficiente il sistema alla regola dell’arte. Per essere più semplificativo come per le manutenzioni dei veicoli, la legge non obbliga a fare i tagliandi a cadenza come prefissato dal costruttore dell’auto, ma se vuol godere della garanzia e soprattutto mantenere efficiente il mezzo è opportuno farli perché se la macchina non frena, o non si attivano gli airbag o altri dispositivi di sicurezza l’assicurazione declina la responsabilità verso chi ha trascurato tali accorgimenti. La regola dell’arte prevede che tutti gli impianti elettrici devono essere installati e manutenuti da personale qualificato, ed essendo l’impianto antintrusione classificabile tra gli impianti elettrici la non manutenzione rientra nella non tenuta dell’impianto alla regola dell’arte.