Ogni anno per molte aziende il periodo estivo equivale a mettere in pausa alcuni progetti o attività per poi riprenderli a Settembre.
Altre tipologie di aziende, che non hanno periodi di chiusura, devono comunque soddisfare le esigenze di ferie dovendo gestire sostituzioni, passaggi di consegna e turni, si tende così anche in questo caso a far partire alcune attività direttamente nel periodo di fine estate.
È indubbio, però, che tali situazioni di chiusura o di riduzione della presenza di personale all’interno degli edifici è il momento perfetto per poter prevedere attività di manutenzione straordinaria, per esempio, agli impianti di rilevazione incendio o agli impianti antintrusione.
Sicuramente gli edifici scolastici e gli stabili comunali possono essere coinvolti in questa valutazione, ma anche tutte le altre situazioni private potrebbero trarre un vantaggio dall’avere la struttura quasi spoglia del personale che negli altri periodi dell’anno potrebbe vivere male il viavai di personale tecnico al lavoro.
In questo articolo la mia riflessione si rivolge alla pianificazione della manutenzione straordinaria degli impianti di sicurezza.
Molte delle attività di manutenzione straordinaria sono spesso già ben note ai vari responsabili aziendali, ma spesso diventa un’attività da dover fare con urgenza, a ridosso di una visita ispettiva, di un rinnovo CPI, dopo un furto, ecc. Ecco che allora è un correre verso il trovare l’azienda manutentrice, reperire il personale e tutte le attività a seguire.
È difficile prevedere quello che accadrà domani, ma spesso per avere dei risultati ottimi in termini di qualità del lavoro, un aspetto importante è anche quello di poter mettere le aziende di servizi nelle condizioni di lavorare nei tempi convenuti e con una certa programmazione.
Programmare degli interventi di grosso calibro quando la maggior parte del personale è in vacanza riduce il disagio, ma una valutazione opposta può essere invece di avere la necessità che tutto il proprio personale sia a disposizione per gestire una certa lavorazione.
Ecco perché la pianificazione e la lungimiranza vanno a braccetto con l’esito di un lavoro ben fatto.