Sempre più spesso l’efficacia di un sistema antincendio è legata alla presenza di un impianto di evacuazione sonora a scopo di emergenza (EVAC), che garantisca una corretta e sicura evacuazione degli occupanti in caso di situazioni di pericolo, tra cui l’incendio.
Dopo essere stati usati per lungo tempo per trasmettere musica e comunicazioni di servizio, al giorno d’oggi sono diventati veri e propri sistemi di allarme, anche in sostituzione delle segnalazioni acustiche classiche a patto che siano realizzati in conformità ad un progetto, secondo le norme e con prodotti certificati.
I sistemi di evacuazione sonora certificati sono in grado di gestire diverse sorgenti sonore tra cui la musica di sottofondo, gli annunci di servizio e i più importanti messaggi di allerta ed evacuazione che hanno priorità assoluta su tutto il resto.
Una corretta progettazione di un impianto EVAC e un’attenta scelta dei componenti garantisce la comprensione dei messaggi al pubblico che potrà dunque agire di conseguenza, evitando le situazioni di panico.
Per alcune tipologie di edificio questo sistema di evacuazione è divenuto necessario ed obbligatorio, dato che in una situazione di emergenza è appurato che un messaggio vocale è il modo più efficace per informare e guidare le persone, garantendo quindi la sicurezza anche in caso di pericolo.
In particolare, i sistemi di evacuazione vocale a scopo di emergenza sono obbligatori:
Il fine ultimo di un impianto di evacuazione sonora è, come già detto, quello di consentire la diffusione di un messaggio vocale che dia informazioni comprensibili sulle azioni da intraprendere per proteggere delle vite, riducendo radicalmente i tempi di evacuazione degli edifici.
Prima che le persone decidano di intraprendere una determinata azione, devono acquisire informazioni sufficienti per capire che si tratta di una reale emergenza; studi comportamentali dimostrano, però, che se l’informazione viene trasmessa attraverso un sistema vocale i tempi di reazione sono di gran lunga inferiori rispetto ad un allarme acustico, perché il messaggio viene recepito più in fretta dalle persone, riducendo di conseguenza il tempo di evacuazione globale.
Questo aspetto assume una notevole importanza se si considera che il tempo di evacuazione stesso è composto da una somma di archi temporali che messi assieme tra loro vanno a definire quello che è il tempo effettivo in cui le persone riescono effettivamente ad essere evacuate da un edificio.
Il tempo di evacuazione dipende dalla somma di:
tempo di rilevazione + tempo di allarme generale + tempo di pre-movimento (tempo di riconoscimento + tempo di risposta) + tempo di movimento.
Questi fattori testimoniano come sia di fondamentale importanza predisporre messaggi vocali chiari e comprensibili, in modo da ridurre i tempi di risposta delle persone e garantire la più sicura evacuazione possibile da un edificio.
Se un tempo la norma che disciplinava i sistemi di diffusione sonora, la EN 60849 (ritirata a luglio 2018), era univoca e lasciava ampia libertà di scelta all’installatore su quale tipo di impianto di evacuazione sonora installare, il quadro normativo attuale impone regole più stringenti e, soprattutto, distingue gli impianti di evacuazione sonora per lo scopo per il quale sono realizzati.
Se infatti, l’impianto deve essere utilizzato per evacuare persone da un edificio in condizione di incendio, è indispensabile che segua i requisiti della ISO 7240-19, che regola i sistemi fissi di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio; se così non è allora la normativa di riferimento è la EN50849, che è andata a sostituire la vecchia EN60849.
La continua evoluzione normativa sugli impianti di rilevazione incendio impone sempre più di frequente la realizzazione di impianti di diffusione sonora a scopo di emergenza.
2 Comments
Grazie per l’articolo, è interessante. Posso chiedere se esistono tempi di esodo ottimali? Grazie in anticipo.
Salve Ilaria,
I tempi disponibili e i tempi richiesti per l’esodo vengono definiti in base a calcoli ingegneristici che tengono in considerazione la tipologia di edificio, il numero di uscite di emergenza, l’affollamento, l’efficienza dei sistemi di allarme. In ogni caso il tempo richiesto per l’esodo deve essere inferiore al tempo disponibile e garantire un adeguati margine di sicurezza.
La corretta progettazione dei sistemi di rilevazione, allarme ed evacuazione vocale permette di ridurre i tempi garantendo la gestione dell’emergenza in modo ottimale.