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L’integrazione di dispositivi nebbiogeni agli impianti antintrusione è sempre maggiore e diffusa, al giorno d’oggi, in Italia. Essi contribuiscono, infatti, ad aumentare l’efficacia del sistema di allarme in caso di intrusione, poiché permettono di aggiungere alla segnalazione ottico/acustica dell’impianto “tradizionale” l’effetto disturbante invasivo, dato dalla propagazione di una fittissima nebbia diffusa dal dispositivo, che rende complesso o addirittura impossibile per un potenziale ladro muoversi e orientarsi nell’ambiente e, di conseguenza, portare a termine il colpo progettato.
Come funziona un dispositivo nebbiogeno integrato all’impianto antintrusione
Il funzionamento del dispositivo nebbiogeno integrato nel sistema di antintrusione nebbiogeno prevede che un particolare tipo di fluido (miscela di acqua e glicole), iniettato attraverso una caldaia ad alta temperatura, crei una cortina di nebbia asciutta, bianca e impenetrabile che si propaga equamente e velocemente in tutte le direzioni. La nebbia contenuta nel dispositivo e propagata nell’aria risulta essere innocua per cose e persone, garantendo la loro incolumità in caso di esposizione e permettendo quindi la possibilità di installazione di sistemi di questo tipo anche ad attività commerciali sensibili da questo punto di vista, come quelle del comparto alimentare.
L’attivazione del dispositivo nebbiogeno è collegata all’allarme perciò la scarica di fumo viene rilasciata solo quando scatta primariamente l’allarme, potenziando così l’effetto di quest’ultimo.
Questo meccanismo difensivo costituisce, per il proprietario del locale da proteggere, la consapevolezza che in caso di tentativo di furto vi sarà una reazione automatica, rapida e più forte rispetto al solo allarme acustico, emesso in assenza di nebbiogeno.
L’importanza della conformità alle normative vigenti
Affinché un dispositivo nebbiogeno apporti i vantaggi sopra elencati e sia veramente efficace, è necessario che rispetti le disposizioni e le norme vigenti in materia, poiché il livello di sicurezza garantito è direttamente correlato alla qualità e conformità dei prodotti utilizzati. Se questi aspetti non vengono rispettati, i rischi per la sicurezza dei locali in caso di tentativi di furto sono notevolmente maggiori.
A ciò si aggiungono, inoltre, i potenziali rischi di danni per la salute delle persone coinvolte dalla propagazione della nebbia dal dispositivo in caso di utilizzo di prodotti di scarsa qualità e non omologati alle normative.
In particolare le norme da rispettare sono:
- la CEI 79-3:2012, che disciplina la progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione di un impianto di allarme antintrusione e antirapina
- la EN50131-8, creata appositamente per i dispositivi nebbiogeni e che costituisce lo standard attualmente in vigore che disciplina questa materia.
Per l’installazione di un dispositivo antifurto nebbiogeno efficace è importante rivolgersi a dei professionisti. SEI Sistemi di Sicurezza installa in tutto il Triveneto dispositivi nebbiogeni per tutte le attività commerciali che vogliono un sistema concreto ed efficace per evitare furti e rapine.