L’argomento in questione riguarda quelle telecamere installate per monitorare la porta di ingresso della propria abitazione, ma che creano una promiscuità andando ad inquadrare una parte relativa alle scale e ai pianerottoli condominiali.
La Cassazione con la sentenza n. 34151/2017 costituisce un precedente che potrebbe riguardare molti: le telecamere che inquadrano una parte di accesso comune, non trattandosi di “privata dimora” ma un luogo destinato all’uso di numerose altre persone non vanno a ledere la privacy altrui.
Diventa quindi questo il punto chiave della sentenza, distinguere il luogo privato da quello di uso comune: nel momento in cui la promiscuità di inquadratura riguarda un luogo di uso comune (come parcheggi o accessi condivisi dal condominio) è possibile installare le telecamere senza dover incorrere nella “interferenza illecita nella vita privata” ex art. 615 bis codice penale.
4 Comments
Con piacere leggo della telecamera sul pianerottolo di casa. Quindi é da ritenere libera?
Si può registrare e non si deve comunicare dell’installazione a nessuno, Garante incluso?
Salvo la comunicazione sul posto che l’area é sottoposta a videosorveglianza?
Grazie e saluti Giuseppe
Buongiorno,
Se l’immagine ripresa è di esclusiva sua pertinenza non c’è da fare alcuna richiesta di autorizzazione, neanche il cartello visto che è proprietà privata, se invece c’è la possibilità che altre persone possano circolare liberamente nell’area di ripresa (altri condomini per esempio) allora serve l’autorizzazione condominiale e la cartellonistica appropriata.
Posso installare telecamere in casa dove sta un disabile con la badante 24 ore su 24?
La badante è una lavoratrice quindi rientra all’interno del D.LGS. 81/08 per la tutela dei lavoratori, con tutto ciò che ne deriva. Cordiali saluti.