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L’impianto di rivelazione fumi e le diverse tipologie di rivelatori.

Quando si parla di fumi e incendi, gli impianti spesso integrano diverse tipologie di rivelatori. L’obiettivo comune è comunque quello di avvisare tempestivamente la presenza di un principio di incendio e di inviare il segnale di evacuazione.

In questo articolo vogliamo soffermarci su una componente specifica dell’impianto di rivelazione fumi ovvero i diversi tipi di rivelatori.

Cos’è un impianto di rivelazione fumi.

Un impianto di rivelazione fumi è un sistema di sicurezza progettato per rilevare la presenza di fumo o di calore nell’aria in un edificio o in un’area specifica. Questi impianti sono spesso utilizzati in edifici pubblici, come scuole e uffici, nonché in edifici residenziali per proteggere gli occupanti da incendi e permetter loro di evacuare in modo sicuro in caso di emergenza.

La corretta progettazione di un impianto IRAI (Rivelazione ed Allarme Incendio) e nello specifico di rivelazione fumi (secondo la norma tecnica UNI EN 54-1 in accordo con la UNI 9795 “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio – Progettazione, installazione ed esercizio”) solitamente prevede l’utilizzo di sensori di fumo, rivelatori di calore e rivelatori di fiamma installati in punti strategici dell’edificio e da un sistema di allarme che avvisa gli occupanti della presenza di fumo.

La scelta di un tipo di rilevatore rispetto ad un altro è dettato da una serie di variabili che se non attentamente considerate possono rendere nullo il sistema di rilevazione stesso. Queste variabili sono per esempio:

– il tipo di combustibile, necessario per determinare la potenziale presenza di fumo e di quale tipo di fumo (bianco o nero) in caso di avvio di incendio,

– il tipo di attività che viene svolta nell’edificio (presenza o meno di polveri, pulviscoli, aria condizionata, ecc.)

– la conformazione dell’edificio (altezze, sottotetti, sottopavimenti..)

Cosa sono i rivelatori di fumo.

I rivelatori di fumo, come dice il nome, sono dispositivi tecnologici utilizzati per rilevare la presenza di fumo nell’aria. Questi dispositivi devono essere installati in punti ben specifici di un edificio, come ad esempio nei corridoi e nei locali di maggiore pericolo, come cucine e camere da letto (nel caso di hotel e B&B).

I rivelatori di fumo possono utilizzare diverse tecnologie, come il sensore fotoelettrico o il sensore a ioni. Una volta rilevata la presenza di fumo, il rivelatore invia un segnale al sistema di allarme, che avvisa gli occupanti dell’edificio della presenza di fumo.

Quante tipologie di impianto rivelazione fumi esistono.

Esistono tre tipi principali di impianti di rivelazione fumi: a ionizzazione, termo-ottici e fotoelettrici. Ecco alcune delle caratteristiche distintive di ognuno di essi:

Rivelatori di fumo a ionizzazione: questi dispositivi ionizzano l’aria all’interno di una camera chiusa. Quando il fumo entra nella camera, le particelle di fumo interrompono il flusso di ioni, causando un cambiamento nel campo elettrico. Questo cambiamento viene rilevato dal dispositivo, che invia un segnale di allarme. I rivelatori di fumo a ionizzazione sono generalmente più economici rispetto agli altri tipi, ma possono essere meno sensibili ai tipi di fumo più densi e possono essere più suscettibili alle interferenze elettromagnetiche.

Rivelatori di fumo termo-ottici: questi dispositivi utilizzano una sorgente di luce infrarossa per rilevare la presenza di fumo. Quando il fumo entra nella stanza in cui è posizionato il dispositivo, le particelle di fumo assorbono la luce infrarossa, causando una variazione della temperatura all’interno della camera. Questa variazione viene rilevata dal dispositivo, che invia un segnale di allarme.

I rivelatori di fumo termo-ottici sono generalmente più sensibili ai tipi di fumo più densi rispetto ai rivelatori di fumo a ionizzazione, ma possono essere più costosi.

Rivelatori di fumo fotoelettrici: questi dispositivi utilizzano una sorgente di luce visibile e una fotocellula per rilevare la presenza di fumo. Quando il fumo entra nella camera del dispositivo, le particelle di fumo interrompono il flusso di luce, causando una variazione nella quantità di luce rilevata dalla fotocellula. Questa variazione viene rilevata dal dispositivo, che invia un segnale di allarme.

I rivelatori di fumo a fotoelettrici sono generalmente più sensibili ai tipi di fumo meno densi rispetto ai rivelatori di fumo termo-ottici, ma possono essere più costosi.

Cosa sono i rivelatori di calore.

I rivelatori di calore, invece, sono dispositivi utilizzati in un impianto di rivelazione fumi per rilevare la presenza di calore anomalo in un edificio. I rivelatori di calore funzionano rilevando un aumento improvviso o anomalo della temperatura nell’aria, il che può essere indice di un incendio in corso. Una volta rilevato il calore anomalo, il rivelatore di calore invia un segnale al sistema di allarme, che avvisa gli occupanti dell’edificio della presenza di un possibile incendio. Questi dispositivi possono essere installati insieme ai rivelatori di fumo per fornire una protezione supplementare contro gli incendi.

Cosa sono i rivelatori di fiamma.

I rivelatori di fiamma, infine, sono dispositivi utilizzati in un impianto di rivelazione fumi per rilevare la presenza di fiamme in un edificio. Questi dispositivi utilizzano tecnologie come il rilevamento infrarosso o a raggi ultravioletti per individuare le fiamme. Una volta rilevate le fiamme, il rivelatore di fiamma invia un segnale al sistema di allarme, che avvisa gli occupanti dell’edificio della presenza di un incendio. I rivelatori di fiamma sono spesso utilizzati insieme ai rivelatori di fumo e di calore per fornire una protezione completa contro gli incendi.

Ognuna di queste tipologie di impianti di rivelazione incendio ha i suoi vantaggi e svantaggi. Ad esempio, gli impianti di rivelazione fumi sono molto efficaci nel rilevare incendi nella fase iniziale, ma possono dare falsi allarmi in ambienti molto polverosi. Gli impianti di rivelazione calore sono meno soggetti a falsi allarmi, ma possono non rilevare incendi in fase molto iniziale.

In generale, è importante scegliere il tipo di rivelatore di fumo più adeguato alle proprie esigenze, tenendo conto della tipologia di ambiente, della dimensione dell’edificio e del tipo di rischio di incendio presente. Inoltre, è fondamentale manutenere regolarmente gli impianti di rivelazione incendio per garantirne il corretto funzionamento e proteggere gli occupanti dell’edificio. Ricordiamo che oltre che un obbligo di legge, la manutenzione dell’impianto di rivelazione fumi deve essere svolta dalla figura del tecnico manutentore qualificato, in questo articolo dettagliamo tutte le caratteristiche di questa figura >>


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Francesca Quaggia
Francesca Quaggia
Amministratrice, responsabile marketing e comunicazione, formazione e sicurezza sul lavoro, responsabile infrastruttura aziendale, coordinatrice strategia d’azienda, ricerca nuovi clienti.

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